
Nella bellissima cornice di Vinea , Enoteca Regionale Marche di Offida , si è tenuto domenica 26 Febbraio il convegno, organizzato dal consorzio apicoltori piceni fermani -APIF “Nuovo corso dell’Apicoltura marchigiana tra normative sanitarie nuova legge regionale e rilancio dell’associazionismo “.
L’assessore regionale Antonini ha ribadito il supporto ad un settore essenziale in forte crescita in numero e qualità. Sono 73 mila gli alveari presenti nella Regione Marche, 2450 gli apicoltori, di cui 2280 ai Consorzi delle Marche. Numeri che posizionano le Marche al secondo posto tra le regioni italiane nel rapporto tra superficie e numeri di alveari, e al quarto tra apicoltori e popolazione.
“Sono numeri incredibili- ha sottolineato l’assessore regionale Antonini– e l’approvazione della legge regionale sull’Apicoltura, con il protocollo sottoscritto tra Regione Marche e le città del Miele per la promozione apistica, va di pari passo all’emanazione del bando per 700mila euro per le aziende che producono miele. Le Api sono un patrimonio da tutelare e sostenere e un settore essenziale dell’ecosistema agricoltura”.
Sulla recente approvazione della legge regionale e sulla nuova programmazione dei contributi europei è intervenuto il Presidente del Consorzio Apistico di Pesaro, Frederic Ugo Oliva. Grande soddisfazione per la collaborazione che sì è instaurata tra il consorzio e i veterinari dei servizi sanità animale e igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche AST di Ascoli P. , i quali hanno parlato delle ultime novità legislative. A illustrare poi il progetto “Apiamoci” e la realizzazione di una App pensata per aiutare gli apicoltori (con il contributo di APIF), sono stati i professori e studenti dell’ISS Fermi Sacconi Ceci di Ascoli Piceno.
Azione di coordinamento tra consorzi
Per la prima volta i quattro consorzi apistici provinciali hanno avuto un ruolo attivo e propositivo, grazie ad una forte azione di coordinamento e alla sensibilità da parte della Regione verso il settore apicoltura, in forte difficoltà negli ultimi anni, nell’ottica della promozione e valorizzazione di un prodotto di altissima qualità, il miele made in Marche.