
Solo agendo sull’autonomia e indipendenza si può arginare il fenomeno della violenza sulle donne. E’ questo uno dei maggiori spunti di riflessione nella giornata che ricorda la violenza a carico del genere femminile. Fino a domenica il rosso illumina i palazzi del governo delle città italiane e le scarpette rosse ne sono il simbolo. La violenza è un fenomeno ancora molto diffuso e in continua crescita. Tanti gli spettacoli che avranno come tema di fondo la violenza di genere. Ancora oggi le donne sono considerate oggetto e possesso. Le Leggi ci sono, ma non sono sufficienti. E tanta strada verso l’autonomia, prima di tutto mentale, le donne dovranno continuare a percorrere.
Riportiamo le dichiarazioni della deputata Lucia Albano a margine conferenza “Non solo mance! Per una reale tutela delle donne vittime di violenza”
“Nella data del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è opportuno riflettere sugli strumenti messi in campo dal nostro Paese per contrastare questi drammatici episodi. Lo scorso 19 maggio 2020 venne istituito un fondo denominato ‘reddito di libertà’ per le donne vittime di violenza e in condizioni di povertà, un’iniziativa che nasconde dietro alle buone intenzioni una vera e propria ‘lotteria dell’elemosina’. Infatti, il contributo massimo previsto è di 400 euro, la domanda deve essere inoltrata all’INPS che, previa autorizzazione dei Centri antiviolenza, può accoglierla purché il fondo non sia esaurito all’atto dell’effettivo versamento”.
“Come Fratelli d’Italia, presenteremo alcune proposte per modificare questo provvedimento: sostituire la dicitura ‘reddito di libertà’ con quella di ‘assegno di autonomia’, poiché non ha natura di reddito ma di sussidio; in secondo luogo raddoppiare la cifra dell’assegno da 400 a 800, aggiungendo un contributo di 100 euro per ogni figlio; infine, semplificare la procedura di certificazione degli abusi e inserire la partecipazione a un corso di formazione professionale, a un tirocinio o a un corso universitario”.
on. Lucia Albano
L’iniziativa trova spazio all’interno del percorso promosso dal Dipartimento Pari opportunità di Fratelli d’Italia, insieme alla senatrice Isabella Rauti, grazie alla petizione nazionale per l’assegno di autonomia per le donne e del vademecum che ricorda i sette segnali di una relazione malata. “Solo garantendo autonomia e indipendenza economica alle donne potremo veramente sconfiggere la piaga della violenza di genere”, conclude la deputata marchigiana. Sulla stessa linea di pensiero anche esperti psichiatri e psicologi di settore.
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Le News di Paola Pieroni
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