Marchetti e Latini: Lega al Governo per le riapeture

Sbloccati teatri e musei, aumentato il tetto previsto per le discoteche. Nelle Marche ristori per lo spettacolo dal vivo

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Dalla filiera di governo Lega la spinta alla riapertura di comparti strategici per l’economia regionale. La battaglia tenace fin nelle ultime ore per la riapertura di teatri e cinema al 100% e per l’innalzamento della capienza delle discoteche che passa dal 35 al 50% viene supportata a livello Marche dai ristori per i lavoratori dello spettacolo dal vivo, categoria tra le più colpite dalla pandemia.

 

La Lega con il nostro segretario Matteo Salvini sostiene da sempre che riaprire in sicurezza è doveroso e necessario per la sopravvivenza della stessa economia nazionaledichiara il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto MarchettiCi siamo battuti con i nostri ministri, sottosegretari e parlamentari in ogni sede: se vaccini, green pass e tamponi sono tutele sufficienti per tutti i luoghi di lavoro, devono esserlo anche per i luoghi della cultura e dello spettacolo che costituiscono un potentissimo volano per micro e macro economia dei territori”.

 

Come Regione Marche abbiamo dimostrato ancora una volta di essere concretamente vicini agli operatori dei comparti Cultura e Spettacolo, strategici per la ripartenza  – sottolinea l’assessore Latini – Quest’ultimo sostegno va ad aggiungersi agli oltre 2 milioni stanziati per mostre festival e rassegne nel piano covid, consente ad oltre mille lavoratori dello spettacolo dal vivo di ottenere un ristoro una tantum fino a 700 euro che contribuisce a rendere un po’ meno pesante questo terribile periodo vissuto da una categoria tra le più colpite dagli effetti della pandemia”.

A quasi un anno dalla loro chiusura arrivano le riaperture di teatri, cinema e discoteche. Ritornano i locali da ballo, ma mentre i teatri e i cinema possono riaprire per il massimo della capienza, le discoteche non hanno sconto, solo al 50%. Per gli stadi capienza al 75%.  Merito del Green Pass! Intanto il Premier incontra Salvini e c’è tregua, ma si va avanti sul fisco.

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