
Da Affari Italiani – Se non fosse una tragedia, sarebbe il finale della solita commedia all’italiana. I genuflesso-talkisti (la7/rai tre etc) e compagnia cantante fingono di ignorare, ma la società civile dovrebbe chiedersi, preoccupata: dov’è finita l’ineffabile Elly?
E non stiamo parlando di una partecipazione alla Festa della salama da sugo di Lugo, ma dell’inabissamento dell’Emilia, di cui, probabilmente in incognito, era Vice Presidente con le deleghe giuste ma mai utilizzate dalla nostra ineffabile.
La Segretaria del Pd probabilmente non si è ancora ripresa dalla giusta vacanza post-elettorale e non riesce a trovare le parole giuste per giustificare il suo prematuro fallimento politico, amministrativo ma soprattutto umano.
Dov’è Elly? Credo ormai che sarà molto difficile che possa prendere una posizione su argomenti tragici e ostici per spiegarci, e in fretta (dote di cui scarseggia) dove si trovava negli ultimi anni visto che nessuno ha avuto il coraggio di raccontare che la nostra amata Emilia ha il record per il consumo di suolo degli ultimi decenni, ma come nella fattoria degli animali, ci sono situazioni in cui alcuni sono “più uguali degli uguali”
Dunque che parliamo a fare? Siamo ancora qui a chiederci di questa assenza e di altre mille, dell’inconsistenza dell’azione politica. Potremmo affermare con sicurezza che la Segretaria è il frutto avvelenato di una modalità operativa incapace di guardare più che approfondire problemi che non ha mai neppure lontanamente affrontato, dunque perfetta per diventare l’ennesimo flop sinistro.
A parte l’ossessione per le famiglie “trans/post/all/bi/genitoriali”, delle ONG strafighe che hanno trovato il vero lavoro “tres chic”, “Rakete attitude”, gli sguardi nel vuoto dopo ogni domanda che le viene rivolta come se avesse bisogno di trovare le parole inutili per rispondere. E poi Cesena o Ravenna sono luoghi troppo lontani dalla sua Arcadia Sociale, dal suo Panteon fatto di parenti, amici e frequentazioni perfette.
Perchè nessuno parla? Perchè nessuno la frantuma sul tavolinetto retorico di 8/e mezzo? Forse gli stessi sodali prezzolati e stolti non riescono più a sostenerne la presenza, o meglio l’assenza che almeno presuppone gigantesche operazioni politiche, misteriose e geniali.
Lei vuole farci diventare quello che i suoi elettori adorano (i ricchi), e odiano (i poveri) fascisti della Garbatella, come Montanari attivista presenzialista che oltre a gonfiarsi simpaticamente come una zampogna racconta a gettone l’anti estetica di tutto quello che di superfluo serve per pensare ancora a sinistra e perdere, perdere, perdere.
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