
Di Cristina Gauri – Cassino, 16 nov – Sono ormai all’ordine del giorno le tensioni e gli episodi spiacevoli, che culminano sempre più spesso in arresti o denunce, tra cittadini italiani – esasperati dalle misure di contenimento del virus e le limitazioni della libertà personale – e tutori dell’ordine, che – spesso in maniera fin troppo zelante e utilizzando metodi violenti decisamente poco commisurati alla situazione – queste misure le devono far rispettare.
E’ successo nuovamente a Cassino, dove un uomo è stato bloccato da sei agenti dopo essersi accomodato al tavolo di un bar in pieno centro senza indossare la mascherina. L’esercizio è situato in piazza Labriola. A quel punto i titolari si sono avvicinati all’uomo – che secondo i media locali era in stato di leggera ebbrezza – intimandogli di indossare il dispositivo di protezione individuale. L’avventore, però non avrebbe voluto sentire ragioni, fino a scatenare un’accesa discussione. Talmente accesa da rendere necessaria la chiamata al 113. Con una tempestività che non si riserva nemmeno al più pericoloso dei terroristi sono accorse sul posto non solo le pattuglie della polizia, ma anche dei carabinieri e della Finanza. Tutti assieme hanno provveduto a bloccare a terra il riottoso e, su disposizione del magistrato, lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Cassino (Frosinone), uomo al bar rifiuta di indossare mascherina e oppone resistenza: arrestato. Poco prima, sempre a Cassino, delatore denuncia festa privata in casa tra universitari. Blitz immediato della Polizia: comminate 11 sanzioni da 400 euro. #Lockdown #RadioSavana pic.twitter.com/njWRtJ1IBF
— RadioSavana (@RadioSavana) November 16, 2020
Cristina Gauri